SECONDO BANCO Il metodo Gibson VinoNuovo.it.
Non voglio dire che il film di Mel Gibson sia un nuovo vangelo. (…) Voglio solo dire che per l’uomo di oggi sentire è diverso da pensare. Sentire il dolore di Gesù, è diverso che sapere che lui è morto per i nostri peccati. Lasciare che il senso sorga come possibile risposta ad una domanda aperta da una emozione vissuta è molto diverso che ascoltare la spiegazione logica del senso fatta in modo esplicito che anticipa le domande o non le rende esprimibili.E nell’ora buca successiva ho fatto due riflessioni. A me sembra davvero che l’urgenza di oggi sul piano di una nuova educazione alla fede sia quella di promuovere esperienze emotive in cui si possano aprire le domande che l’uomo da sempre si porta dentro, prima che tentare di dire qualcosa a chi ci ascolta. E lavorare per riaprire le domande richiede relazione, tempo, desiderio di ascoltare l’altro e soprattutto il coraggio di mostrare al vivo la nostra diretta esperienza di fede, perché in essa la gioia e il senso che noi viviamo possa essere percepito.
Secondo. Se si va su questa strada però è indispensabile che si rimetta mano al concetto di evangelizzazione. Gesù non è un contenuto. Gesù è una relazione. Evangelizzare non può continuare ad essere percepito come un compito da svolgere all’interno di una organizzazione strutturata per ruoli, ma piuttosto come un desiderio di comunicare una esperienza che nasce da una vita spirituale effettiva, e che al di là dei ruoli, mette in risonanza due persone che si incontrano e si raccontano. Perciò si mettono in gioco.
Wish I understood this post!
It’s an article written by a religious education teacher in a state school and in a quite secularized environment.
He said that he used Mel Gibson’s Passion movie, even though he personally did not like it that much, as a tool to move his students on an emotional level. He thinks that getting them moved emotionally is a better tool for getting their attention and thought rather than a complex/complete rational argumentation.
Hope I rendered the content of the article without betraying it.